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    [Italien]Les chiffres (2)

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    [Italien]Les chiffres (2)
    Message de chilla posté le 30-10-2012 à 10:58:52 (S | E | F)

     Buongiorno a tutti
     Ecco il seguito della piccola ricerca. Il testo rimane difficile per via della lunghezza di alcuni passaggi.

    Voilà la suite de cette petite recherche. Le texte reste difficile en raison de la longueur de certains paragraphes.
    Je vous donne ma copie Dimanche 14

          Les chiffres (2)

    Pour les calculs commerciaux les Grecs utilisaient déjà de rudimentaires bouliers lesquels, rendant plus simple le calcul,  réduisaient la possibilité d'erreur.


    Puis, comme si les hommes n'avaient pas assez de problèmes,  ils décidèrent que certains chiffres, tels les 17 et le 13 *, avaient d'étranges pouvoirs et plus précisément : le premier de porter la poisse, le second la chance.
    Il y a de très respectables personnes qui refusent de se mettre en voyage le 17 ou même à table si tel et le nombre des convives.

    En 1652 un talentueux scientifique, Blaise Pascal, très bel exemple d'amour filial, pour aider son père  qui était percepteur, construisit la première rudimentaire calculatrice. À partir de ce moment et étalé sur 150 ans, on commença à construire les premières calculatrice sur vaste échelle, d'abord mécaniques, puis électroniques.


    Mais  l'homme,  qui ne s'est jamais résigné à être battu par une machine, et qui, 
    entre temps, était devenu habile dans l'exécution de tous les calculs, souvent se mesura aux calculatrices dans des compétitions de précision et de vitesse pour résoudre les calculs les plus complexes. Certaines personnes, dotées d'une mémoire vraiment extraordinaire, sortirent vainqueurs de ce défi. 
    Il faut dire que les premières calculatrices étaient plutôt lentes et qu'aujourd'hui personne ne songerait plus à défier les ultramodernes calculatrices électroniques qui, pour marcher,  ont juste besoin qu'on pose le problème  pour que des impulsions électroniques aillent vite chatouiller la mémoire interne qui exécutera en un clin d'œil l'opération. C'est donc leur faire du tort que de vouloir les comparer à des cerveaux humains même si, au fond, eux aussi sont des instruments dans les mains de l'homme.

    * Cela regarde l'Italie.
    Buon divertimento!          




    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de flor, postée le 30-10-2012 à 22:21:22 (S | E)
    Bonjour à tous.

    Les chiffres.

    Per i calcoli commerciali, i greci utilizzavano dei rudimentali abachi, i quali, semplificando le operazione, impedivano troppi errori.

    Poi, come se gli uomini non avessero abbastanza guiai, decidarono che alcune ciffre , 17 e 13 per esempio,
    avevano strani poteri e più precisamente : il primo, quello di portare sciagure, il secondo la fortuna.
    Ci sono respectabile persone che rifiutano di mettersi in viaggio il 17 o di mettersi a tavola se tale è il numero dei convivi.

    Nal 1652 un talentuoso scientifico, Blaise Pascal, un bel esempio di amore filiale, per aiutare suo padre che era esattore, inventò la prima calcolatrice.

    Merci Chilla pour ce texte intéressant.



    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de rita12, postée le 31-10-2012 à 08:37:31 (S | E)
    C'est une belle journée ensoleillée. Bonjour à tous.

    Le cifre (2)

    Per i calcoli commerciali i Greci utilizzavano già dei rudimentali pallottolieri i quali, rendendo più semplice il calcolo, riducevano le possibilità degli errori.
    Dopo, come se gli uomini non avessero abbastanza problemi decisero che certi cifre, tale il 17 e il 13, avevano strani poderi e più precisamente: il primo di portare sfiga, il secondo la fortuna. Ci sono rispettabili persone che rifiutano di mettersi in viaggio il 17 o ancora a tavola se tale è il numero dei convivi.

    Nel 1652 un talentuoso scientifico, Blaise Pascal, gran bel esempio di amore filiale, per aiutare suo padre, che era esattore, costruì la prima rudimentale calcolatrice. Da allora e per 150 anni cominciarono le prime calcolatrici su una vasta scala, prima, meccaniche, poi elettroniche.
    Ma l'uomo, che mai si è rassegnato di dichiarasi battuto da una macchina, e che frattempo era diventato abile nelle esecuzioni di tutti i calcoli, spesso si misurò alle calcolatrici nelle competizioni di precisioni e di velocità per risolvere dei calcoli più complessi. Alcune persone, dotate di memoria straordinaria, furono vincitori di questa sfida.

    Bisogna dire che le prime calcolatrici erano invece lente e che oggi nessuno penserebbe a diffidare le ultramoderne calcolatrici elettroniche che per funzionare, hanno solo bisogno che si posa il problema per stimolare la memoria interna che esegua in un cenno d'occhio l'operazione. Quindi è fare torto a volerle paragonare ai cervelli umani anche se in fondo pure loro sono strumenti tra le mani dell'uomo.

    Chilla.






    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de olivia07, postée le 01-11-2012 à 23:31:16 (S | E)
    A mon tour d'essayer ce 2ème texte, que j'ai trouvé plus difficile que le 1er.

    Le cifre (2)

    Per i calcoli commerciali, i Greci utilizzavano già dei rudimentali pallottolieri, i quali, semplificando il calcolo, riducevano la possibilità di errori.
    Poi, come se gli uomini non avessero abbastanza guai, decisero che alcune cifre, come il 17 e il 13, avevano strani poteri e più precisamente: il primo, quello di portare iella, il secondo di portare fortuna. Ci sono persone rispettabili che rifiutano di mettersi in viaggio il 17, o anche di mettersi a tavola se è tale il numero degli ospiti.

    Nel 1652 , un talentuoso scientifico, Blaise Pascal, gran bell’ esempio di amore filiale, per aiutare suo padre, che faceva l'esattore, costruì la prima rudimentale calcolatrice. Da allora e per 150 anni, si è cominciato a costruire le prime calcolatrici su vasta scala, dapprima, meccaniche, poi elettroniche.
    Ma l'uomo, che non si è mai rassegnato ad esssere sconfitto da una macchina, e che, nel frattempo, era diventato abile nell’ effettuazione di tutti i calcoli, si misurò spesso con le calcolatrici nelle gare di precisione e di velocità per risolvere i calcoli più complessi. Alcune persone, dotate di memoria straordinaria, risultarono vincitrici in questa sfida.
    Bisogna dire che le prime calcolatrici erano abbastanza lente e che oggi, nessuno penserebbe più di sfidare le ultramoderne calcolatrici elettroniche che, per funzionare, hanno solo bisogno che si imposti il problema affinché degli impulsi elettronici vadano subito a stimolare la memoria interna che eseguirà l’operazione in un batter d'occhio. Quindi, è assurdo paragonarle a dei cervelli umani , anche se, in fondo, anche loro sono strumenti nelle mani dell'uomo.



    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de al121, postée le 03-11-2012 à 20:47:41 (S | E)
    Le cifre (2)

    Per i calcoli commerciali i Greci utilizzavano già dei rudimentali pallottolieri i quali, rendendo più semplice il calcolo, riducevano la possibilità d’errore.

    Poi, come se gli uomini non avessero abbastanza problemi, decisero che alcune cifre, tali i 17 e i 13, avevano dei strani poteri e più precisamente: il primo di portare iella, il secondo la fortuna. Ci sono molti rispettabili persone che rifiutano di partire il 17 o anche mettersi a tavola se tale è il numero di commensali.

    Nel 1652, un talentuoso scientifico Blaise Pascal, gran bel esempio d’amore filiale, per aiutare suo padre che era esattore, costruì la prima rudimentale calcolatrice. A partire da questo momento e steso su 150 anni, si cominciò a costruire la prima calcolatrice su vasta scala, prima meccaniche, poi elettroniche.

    Ma l’uomo, che non si è mai rassegnato ad essere battuto da una macchina, e che tra tempo era diventato abile nelle esecuzioni di tutti i calcoli, spesso si misurò alle calcolatrici nelle competizioni di precisione e di velocità per risolvere i calcoli più complessi. Certe persone, dotate di una memoria proprio straordinaria, portarono fuori vincitori di questa sfida.

    Bisogna dire che le prime calcolatrici erano più lente e oggi nessuno penserebbe a sfidare le ultramoderne calcolatrici elettroniche, che, per funzionare, hanno appena bisogno che si posa il problema affinché impulsi elettronici vadano subito a stuzzicare la memoria interna che eseguirà in un batter d’occhio l’operazione. E quindi fare loro del torto a volere paragonarle a dei cervelli umani anche se, in fondo, anche loro sono degli strumenti nelle mani dell’uomo.



    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de jod47, postée le 04-11-2012 à 09:09:36 (S | E)
    Buongiorno a tutti,

    Anch'io l'ho trovato difficile, ma l'ho fatto...Vedremo .. ( maggiore è il merito mio...perché odio la matematica!! )Grazie Chilla,tradurre il tuo testo è stato un buon esercizio!!

    Je l'ai également trouvé difficile, mais je l'ai fait.. Nous verrons...( Grand fut mon mérite parce que les maths ne sont pas ma tasse de thé...!! )Merci Chilla, traduire ton texte fut un bon exercice!


    Le cifre 2

    Per i calcoli commerciali, i Greci si servivano già di pallottolieri, che rendendo più semplice il calcolo, riducevano la possibilità di errori. Poi, come se gli uomini non avessero abbastanza problemi, stabilirono che alcuni numeri come diciasette e tredici possedevano strani poteri e più precisamente : la iella per il primo e la fortuna per il secondo. Ci sono persone rispettabili che rifiutano proprio di mettersi in viaggio il 17 anche a tavola se tale è il numero dei commensali.
    Nel 1652, uno studioso di talento, Blaise Pascal, esempio bellissimo d’amore figliale, costruì la prima rudimentale calcolatrice per aiutare suo padre che faceva l’esattore. Da quel momento, e scaglionate su centocinquanta anni, cominciarono le fabbricazioni delle prime calcolatrici su vasta scala , in primo tempo erano meccaniche poi elettroniche.

    Ma l’uomo , il quale non si è mai rassegnato a essere sconfitto da una macchina e che nel frattempo era diventato bravo nell’eseguire tutti calcoli , spesso si cimentò con le calcolatrici nelle gare di precizione e di velocità per risolvere i calcoli più complessi. Alcune persone, dotate di memoria straordinaria, uscirono vincitrici da quella sfida.

    Occorre dire che le prime calcolatrici erano piuttosto lente, e oggi nessuno penserebbe di sfidare le modernissime calcolatrici elettroniche che per funzionare hanno soltanto bisogno che ci poniamo il problema perché degli stimoli elettronici vadano a solleticare la memoria interna la quale eseguirà l’operazione in un batter d’occhio !Quindi , volerle paragonare ai cervelli umani , anche se tutto sommato sono strumenti tra le mani dell’uomo, sarebbe un’assurdità.





    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de nick27, postée le 04-11-2012 à 11:21:25 (S | E)
    Per fare i calcoli commerciali i Greci usavano già degli abachi rudimentali i quali facilitavano i calcoli, e di conseguenza riducevano le possibilità di sbagliare. Poi, come se gli uomini non avessero già abbastanza problemi, decisero che alcuni numeri, come il 17 e il 13, avevano strani poteri e più precisamente: il primo portava sfiga, il secondo fortuna. Ci sono persone notevoli che si rifiutano di partire per un viaggio il 17, oppure di sedersi a tavola se 17 è il numero di convitati.
    Nel 1652 uno scientifico molto in gamba, Blaise Pascal, ottimo esempio di amore filiale, con lo scopo di aiutare suo padre che faceva l'esattore, costruì la prima calcolatrice rudimentale. Da quel momento, e per 150 anni, vennero costruite le prime calcolatrici su vasta scala, prima meccaniche, poi elettroniche.
    Tuttavia, l'uomo, che non si è mai rassegnato a darla vinta ad una macchina, e nel frattempo era diventato abile nell'effettuare tutti i calcoli, spesso sfidava le calcolatrici durante gare di precisione e di velocità per risolvere i calcoli più complessi. Certe persone, dotate di una memoria davvero eccezionale, uscirono vincitori da quelle gare.
    Inoltre va detto che le prime calcolatrici erano piuttosto lente e oggigiorno a nessuno verrebbe in mente di sfidare le ultramoderne calcolatrici elettroniche, le quali, per funzionare, richiedono solo che venga loro sottoposto il problema perché impulsi elettronici vadano subito a sollecitare la memoria interna che eseguirà poi l'operazione in un baleno. È dunque fare loro torto volerle paragonare con il cervello degli uomini, anche se, in fondo, è anche esso strumento nelle mani dell'uomo.

    Chilla



    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de gigliola, postée le 04-11-2012 à 14:18:03 (S | E)
    Buongiorno a tutti!

    Le cifre /2 .

    Per effettuare i calcoli commerciali, da molto tempo i Greci utilizzavano degli abachi rudimentali i quali, facilitando i calcoli, riducevano le possibilità di errori.

    Poi, come se gli uomini non avessero già abbastanza problemi, stabilirono che alcuni numeri, come il 17 e il 13 avevano strani poteri e più precisamente: la sfiga, portata dal primo, il secondo, cagione di fortuna.

    Ci sono persone notevoli che si rifiutano di partire in viaggio il 17, oppure di dividere il pranzo, se tale è il numero dei banchettanti.
    .
    Nel 1652 uno scientifico talentuoso, Blaise Pascal, ottimo esempio di amore filiale, per aiutare suo padre esattore, costruì la prima calcolatrice rudimentale. Da quel momento in poi, scaglionato nell'arco di 150 anni, cominciarono ad essere costruite, su vasta scala, le prime calcolatrice meccaniche, seguite dalle loro equivalenti elettroniche.

    Ma l'uomo, che non si è mai rassegnato a darsi per vinto da una macchina, e che nel frattempo era diventato abile nell'effetuare tutti i calcoli, spesso sfidava le calcolatrici durante gare di precisione e di velocità per risolvere i calcoli più complessi. Certe persone, dotate di una memoria davvero eccezionale, uscirono vincitori da un tale sfida.

    Bisogna dire che le prime calcolatrici erano piuttosto lente e oggi a nessuno verrebbe in mente di sfidare le ultramoderne calcolatrici elettroniche, le quali, per funzionare, richiedono solo che venga loro sottoposto il problema perché impulsi elettronici vadano subito a solleticare la memoria interna che eseguirà poi l'operazione in un baleno. Dunque sarebbe fare loro torto volerle paragonare ai cervelli degli uomini, anche se, in fondo, sono nondimeno strumenti nelle mani dell'uomo.

    Chilla. : Le cifre, il sogno, e la memoria...

    Che ne dici, Nick?
    -------------------
    Modifié par nick27 le 05-11-2012 21:40


    ... L'occhiolino ?


    -------------------
    Modifié par nick27 le 06-11-2012 20:20

    Pazzesco!!




    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de milouze, postée le 05-11-2012 à 18:17:31 (S | E)
    Buonasera a tutti
    Grazie Chilla, ecco la mia proposta
    Le cifre
    Per i calcoli commerciali i Greci utilizzavano già dei rudimentali pallottolieri i quali, rendendo più semplice il calcolo, riducevano la possibilità degli errori.
    Poi, come se gli uomini non avessero abbastanza problemi, decisero che certi cifri, tale il 17 e il 13, avevano strani poderi e più precisamente: il primo di portare iella, il secondo fortuna. C'è molti rispettabili persone chi rifiuta di mettersi in viaggio il 17 o anche a tavola se tale e il numero dei convivi.
    Nel 1952 un telentuoso scientifico, Blaise Pascal, bel esempio d'amore filiale, per aiutare suo padre ch'era esattore, inventò la prima calcolatrice rudimentale. Da quel momento e steso sul 150 anni si commicerà a costruire le prime calcolatrici sulla vasta scala, prima meccaniche, poi elettroniche.
    Ma l'uomo, che si è mai rassegnato ad essere picchiato per una macchina, e che, era diventato abile nell'esecuzione e nel fra tempo di tutti cacoli, spesso si misurà agli calcolatrici negli competizioni delle precisioni e di velocità per risolvere di calcoli più complessi. Alcune persone, dotate di una memoria straordinaria, uscirono vincitori di questo sfida.
    Bisogna dire che le prime calcolatori erano piututto lente e che oggi nessuno penserebbero più a sfidare le ultramoderne calcolatrici elettriniche che per funzionare, hanno giusto bisogno che si posa il problema perché dei impulsi elettroniche vadano subito solleticare la memoria interna ch'eseguirà in un batter di ciglio torto che volerle paragonarli a dei cervelli uomini anche se, in fondo, anch'essi sono dei strumenti nelle mani dell'uomo.



    Réponse: [Italien]Les chiffres (2) de chilla, postée le 15-12-2012 à 11:51:41 (S | E)

    Cari amici, volenterosi e eroici membri, il testo era veramente difficile! Allora bravi a tutti voi, veramente, e non vogliatemene se vi do la correzione con ritardo. Se avete domande da fare, io non mi muovo da qui ...!
    Chers amis, vaillants et héroïques membres, le texte était vraiment difficile ! Donc bravos à vous tous, vraiment, et ne m'en voulez pas  si je vous donne la correction avec retard. Si vous avez des questions, moi, je ne bouge pas  d'ici ... !

    Le cifre

    Per i calcoli commerciali  i Greci usavano già rudimentali pallottolieri e abbaci che, rendendo più semplice il calcolo riducevano le possibilità di errori.Gli uomini poi, quasi non avessero abbastanza problemi, decisero che alcuni numeri, quali il diciassette e il tredici, avessero strani poteri e per la precisione : il primo di portar scalogna e il secondo fortuna. Ci sono rispettabilissime persone che rifiutano di mettersi in viaggio il giorno diciassette, o addirittura a tavola se tale è il numero dei commensali.

    Nel 1652 un valente scienziato, Blaise Pascal, bell'esempio di amore filiale, per aiutare il padre intendente di finanza, construì la prima rudimentale calcolatrice e da lì a centocinquant'anni si iniziarono a costruire le prime calcolatrici su vasta scala, dapprima meccaniche, poi elettroniche. L'uomo però che mai si è rassegnato a essere battuto dalle macchine, e che intanto era diventato  prontissimo nell'eseguire tutti i calcoli, si volle cimentare con le calcolatrici  in gare di esattezza e di velocità nel risolvere i calcoli più complessi, e alcuni uomini dotati di memoria davvero prodigiosa uscirono vittoriosi dalla sfida.

    Bisogna però dire che le prime calcolatrici erano piuttosto lentine nell'eseguire i calcoli e che al giorno d'oggi nessuno si sognerebbe nemmeno più di sfidare gli ultramoderni calcolatori elettronici, per far funzionare il quale è sufficiente impostare il calcolo che, tramite impulsi elettronici viene passato alla memoria interna che lo eseguirà, ed è proprio far loro un torto paragonarle a cervelli umani, anche se in fondo sono anche loro uno strumento nelle mani dell'uomo.






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