[Italien]L'importance des nombres (1/2)
Cours gratuits > Forum > Forum Italien || En basMessage de chilla posté le 17-10-2012 à 14:02:54 (S | E | F)
Salve,
Inspirée par un post sur ce même site, voici la première partie (1/2) d'une réflexion sur les nombres.
Je pense que la traduction va être un tantinet difficile, mais ne vous découragez pas, cela ne concerne que quelques passages.
Pour ma part je vous donnerai ma traduction en italien le 28 octobre.
Buono studio!
L'importance des nombres (1/2)
Si un jour un des formidables personnages des fables de Gianni Rodari devait sortir d'une de ses histoires et dérober un chiffre, admettons le 7, sûrement que notre vie en serait bouleversée : nombre d'affaires partiraient en fumée et un gain de 7 millions d'Euros se traduirait par l'encaissement de 6 zéros, par exemple.
Ceci, juste pour que nous nous fassions une idée de l'importance des nombres.
D'autre part, les hommes en ont très vite ressenti le besoin, et si nous y prêtons bien attention c'est depuis qu'ils ont commencé à élever le bétail. Les nombres, donc, ont été inventés pour distinguer ceux qui avaient plus de bêtes, de ceux qui en avaient moins, si bien que les idées furent claires dès le début.
Pour indiquer le 1, l'homme primitif s'est servi d'un bâtonnet ou d'une entaille sculptée dans de la roche. Chez les Romains, le grossier dessin d'une main servait à indiquer le cinq, la représentation de deux mains, le dix. En effet le chiffre V est une main schématisée, le X deux V ensemble, c'est-à-dire deux mains.
Les Anciens Grecs, qui eux aussi ont été les fondateurs des mathématiques en tant que science rationnelle, utilisèrent les lettres de leur alphabet pour désigner chaque chiffre, sans pour autant élaborer un système adéquat pour représenter chaque nombre avec sa quantité finie de symboles. Preuve et témoin en est le zéro qui ne trouva jamais son expression en aucun des symboles de l'alphabet.
Le zéro fut introduit seulement plus tard par les Indiens et les Arabes. Ces derniers en perfectionnèrent l'usage (d'où le nom de chiffres arabes) et le diffusèrent dans l'Europe médiévale.
Merci!
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Modifié par bridg le 17-10-2012 16:50
Publié dans les exercices
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Modifié par chilla le 18-10-2012 08:52
Nombres, chiffres ... quel numéro ! Merci gigliola, fiofio, olivia ...
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de iosha, postée le 18-10-2012 à 21:00:25 (S | E)
Buongiorno tutti!
Chilla, del testo un po' difficile per me, ma provo ...
Grazie di imparmi tante cose!
Chilla merci de ce texte un peu difficile pour moi, mais j'essaie!
Merci de m'apprendre tant de choses!
L'importance des nombres.
L'importanza dei numeri.
Se una volta un giorno uno dei meravigliosi personaggi delle fiabe di Rodari dovessero uscire da alcune una delle sue fiabe
e rubare una ciffra, diciamo il 7, sicuramente la nostra vita ne sarebbe sconvolta:
un numero di affari sparirebbero andrebbero in fumo e un guadagno
di sette miloni di euro diventerebbe solo una paga con 6 zero , tanto per dire.
Tutto questo, per farci capire l'importanza dei numeri.
Per di più, gli uomini hanno subito sentito il bisogno di questi numeri e se stiamo attenti, ciò avviene dal nel momento in cui gli uomini hanno cominciato a possedere bestiame.
J'ai oublié l'heure, alors la suite bientôt!
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Modifié par chilla le 26-10-2012 00:47
Correction envoyée
Chilla!!!
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de rita12, postée le 19-10-2012 à 07:50:07 (S | E)
Bonjour à tous,
Sujet éminemment intéressant, inépuisable et difficile sur lequel on aime revenir pour toujours mieux le compléter. Bravo à toi Chilla de le traiter.
L'importanza sei numeri.
Se un giorno uno dei fantastici personaggi delle fiabe di Gianni Rodari dovesse uscire da una delle sue storie e derubare un numero, ammettiamo il 7, sicuramente la nostra vita ne sarebbe sconvolta: molti affari andrebbe in fumo e i guadagni di 7 milioni d'euro si tradurrebbero per l' incassamento di 6 zeri, ad esempio.
Diciamolo, solo affinché ci facessimo un'idea dell'importanza dei numeri.
D'altra parte, gli uomini ne hanno presto provato il bisogno, e se ci siamo attenti è cominciato da quando hanno allevato il bestiame. I numeri dunque, sono stati inventati per distinguere quelli che avevano più bestie, da quelli che ne avevano meno, tanto che le idee fossero chiare dal inizio.
Per indicare l'1, l'uomo primitivo si è servito di un bastoncino o di un intaglio scolpito nella roccia. Dai Romani, un disegno grossolano di una mano serviva ad indicare il cinque, la rappresentazione di due mani, il dieci. Infatti la cifra V è una mano schematizzata, il X due V insieme, cioè due mani.
I Greci antichi, che pure loro furono i fondatori della matematica in quanto scienze razionali, utilizzarono le lettere del loro alfabeto per indicare ogni numero, senza per quanto elaborare un sistema adeguato per presentare ogni numero con la sua quantità finita di simboli. Prova e testimonia è lo zero che mai trovò la sua espressione in nessun simbolo dell'alfabeto.
Lo zero fu introdotto solo più tardi dagli Indiani e gli Arabi. Questi ultimi ne perfezionarono l'uso (da dove il nome di cifre arabi) e lo diffusero nell'Europa medioevale.
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Modifié par chilla le 21-10-2012 12:00
Correction envoyée
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de olivia07, postée le 19-10-2012 à 08:13:47 (S | E)
A mon tour d'essayer! J'ai eu quelques problèmes pour traduire certaines expressions. . Idem pour certains verbes, mais n'étant pas chez moi, je n'ai pas pu vérifier leur conjugaison. Espérons que je n'aie pas trop fait d'erreurs
L’importanza dei numeri.
Se, un giorno, uno dei personaggi straordinari di Gianni Rodari uscisse da una sua novella e rubasse un numero, supponiamo il 7, senza dubbio la nostra vita ne sarebbe rivoluzionata : molti affari andrebbero in fumo e un gadagno di 7 milioni di Euro si concretizzerebbe , per esempio, con un incasso di 6 zeri.
Ciò solo affinché ci facciamo un’ idea dell’importanza dei numeri. Del resto, se ci (prestiamo attenzione) facciamo caso, gli umani ne hanno presto sentito il bisogno, da quando hanno cominciato ad allevare il bestiame. I numeri, dunque, sono stati inventati per distinguere quelli che avevano un maggior numero di bestie da quelli che ne avevano di meno, tanto che le idee furono chiare dall’inizio.
Per indicare il numero 1, l’uomo primitivo ha utilizzato un bastoncino o un’incizione scolpita nella roccia. Per i Romani, il disegno sommario di una mano serviva ad indicare il cinque, mentre la rappresentazione delle due mani indicava il dieci. Effetivamente, la chiffra V è una mano schematizzata, la X rappresenta due V insieme, cioè due mani.
Gli antichi Greci , che anche loro sono stati i fondatori della matematica in quanto scienza razionale, usarono i caratteri del loro alfabeto per designare ogni numero, senza che fosse elaborato un sistema adeguato per rappresentare ogni numero con la sua quantità ( intera) finita di simboli. Come prova, e a testimonianza di ciò, c’è lo zero che non ha mai trovato espressione in (nessuno dei simboli)nessun simbolo del alfabeto.
Lo zero fu introdotto solo più tardi dagli Indiani e gli Arabi. Questi ultimi ne perfezionarono l’uso (da cui il nome di « chiffre arabe arabiche») e lo diffusero in tutta l’Europa medievale
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Modifié par chilla le 25-10-2012 07:52
Correction envoyée
chilla!
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de ng, postée le 19-10-2012 à 11:40:32 (S | E)
Ciao a tutti!
Grazie mille Chilla per quest'esercizio... molto interessante, ma un po' difficile! Tutti questi numeri, c'è da perderci la testa!
Merci Chilla pour cet exercice très intéressant, mais un peu difficile. Tous ces chiffres, c'est à y perdre son latin !
L'importanza dei numeri
Se un giorno, uno degli straordinari personaggi delle favole di Gianni Rodari dovesse uscire da una delle sue storie e rubare una cifra, diciamo il sette, la nostra vita ne sarebbe sicuramente sconvolta: numerosi affari andrebbero in fumo e, per esempio, un guadagno di 7 milioni d'Euro sarebbe pagato con 6 zeri.
Ciò, proprio per farci un'idea dell'importanza dei numeri.
D'altra parte, gli uomini ne hanno presto provato il bisogno, e se ci facciamo caso, è da quando hanno iniziato l'allevamenti del bestiame. Dunque, i numeri sono stati inventati per distinguere quelli che avevano più bestie da quelli che ne avevano meno, tanto che le idee furono chiare dall'inizio.
Per indicare l'1, l'uomo primitivo ha usato un bastoncino o un intaglito nella roccia. Dai Romani, il disegno grossalano di una mano serviva per indicare il cinque, la rappresentazione di due mani, il dieci. Infatti la cifra V è una mano schematizzata, lo X è la riunione di due V, cioè due mani.
Gli antichi Greci, che sono anche stati i fondatori della matematica in qualità di scienza razionale, usarono le lettere del loro alfabeto per indicare ogni cifra, senza per tanto elaborare un sistema adeguato per rappresentare ogni numero con la sua quantità finita di simboli. Come prova e testimonianza, lo zero che non ha mai trovato nessuna rappresentazione nei simboli dell'alfabeto.
Lo zero fu introdotto più tardi dagli Indiani e dagli Arabi. Questi ultimi ne perfezionarono l'uso (da ciò il nome di numeri arabi) e lo diffusero nell'Europa medievale.
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Modifié par chilla le 26-10-2012 00:37
Copie corrigée envoyée
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Modifié par ng le 26-10-2012 20:52
Grazie Chilla !
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de jod47, postée le 19-10-2012 à 15:09:58 (S | E)
Buongiorno a tutti,
Possiamo dire che per un rientro scolastico..è un rientro scolastico energico!! Mamma mia Grazie Chilla ! Allora, dopo aver sudato sette camicie.. ecco la mia proposta!!!
Nous pouvons dire que pour une rentrée scolaire..c'est une rentrée scolaire "musclée"!!Mamma mia..Merci Chilla Alors après avoir sué sang et eau ( ) voici ma proposition...
L’importanza dei numeri.
Se un giorno, uno, tra gli straordinari personaggi delle favole di Gianni Rodari, dovesse uscire da uno dei suoi racconti e rubare una cifra, per esempio il sette, questo metterebbe a soqquadro certamente, la nostra vita : numerosi affari se ne andrebbero in fumo e un profitto di sette milioni di Euro si manifesterebbe con l’incasso di sei zeri per esempio.Questo soltanto affinché possiamo farci un’idea dell’importanza dei numeri.
D’altra parte gli uomini ne hanno presto sentito la necessità e se poi ci prestiamo bene attenzione, questo (è accaduto) si verifica da quando hanno cominciato a contare il bestiame. Insomma i numeri sono stati inventati per differenziare quelli che avevano più bestie da quelli che ne possedevano meno; quindi dall’inizio fu chiaro tutto !
Per indicare « 1 » ( l’uno), l’uomo primitivo ha adoperato un bastoncino o un intaglio scolpito nella roccia. Presso i Romani, il grossolano disegno di una mano serviva per indicare la cifra cinque, la raffigurazione delle due mani indicava il dieci. In effetti la cifra V è una mano schematizzata e X : le due V insieme cioè due mani.
Gli antichi Greci i quali, anche loro, sono stati fondatori della matematica in qualità di scienza razionale, utilizzarono le lettere del proprio alfabeto per designare ogni cifra senza per tanto elaborare un sistemo adeguato per rappresentare ogni numero con la sua quantità definita di simboli. Prova e testimonianza ne è lo zero che non trovò mai la sua espressione in nessun simbolo dell’alfabeto.
Lo zero fu introdotto solo più tardi dagli Indiani e dagli Arabi. Questi ultimi ne perfezionarono la pratica ( da cui viene la parola : cifra araba) e lo divulgarono nell' Europa medioevale.
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Modifié par chilla le 26-10-2012 01:01
Correction envoyée
Grazie Chilla!
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de nick27, postée le 20-10-2012 à 11:23:49 (S | E)
L'importanza dei numeri
Se un giorno uno degli straordinari personaggi delle fiabbe di Gianni Rodari dovesse uscire da una di quelle storie e rubare un numero, diciamo il 7, di sicuro ci sconvolgerebbe la vita: numerosi affari andrebbero in fumo e un guadagno di 7 milioni di euro ad esempio si manifesterebbe con l'incasso di 6 zeri.
Questo solo per dare un'idea di quanto siano importanti i numeri.
Inoltre gli uomini hanno sentito il bisogno dei numeri molto presto, e ciò, se ci facciamo caso, da quando hanno cominciato ad allevare il bestiame. I numeri, quindi, sono stati inventati per distinguere chi aveva più animali da chi ne aveva meno, tanto che le idee furono chiare fin dall'inizio.
Per indicare il numero 1, l'uomo primitivo ha usato un bastoncino o un'incisione scolpita nella roccia. Per i Romani, il disegno grossolano di una mano serviva per indicare il cinque, la rappresentazione di due mani indicava il dieci. Infatti, il numero V è una mano schematizzata, e l'X sono due V messe insieme, cioè due mani.
Gli Antichi Greci, anche loro fondatori della matematica in quanto scienza razionale, utilizzarono le lettere del loro alfabeto per indicare ogni numero senza, però, elaborare un sistema appropriato per rappresentare ogni numero con la sua infinita quantità di simboli. Prova e testimone ne sia lo zero che non trovò mai la sua espressione in alcun simbolo dell'alfabeto.
Lo zero fu introdotto solo dopo dagli Indiani e gli Arabi. Questi ultimi ne perfezionarono l'uso (perciò vengono chiamati numeri arabi) e lo diffusero nell'Europa medioevale.
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Modifié par chilla le 26-10-2012 01:15
Correction envoyée
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de al121, postée le 20-10-2012 à 11:27:39 (S | E)
L’importanza dei numeri (1/2)
Se un giorno uno dei fascinanti personnagi delle favole di Gianni Rodari dovesse uscire di una delle sue storie e trafugare una cifra, ammettiamo il 7, sicuramente che la nostra vita ne sarebbe sconvolta : molti affari andreberro in fumo e un guadagno di 7 millioni di euro si tradurrebbe per l’incasso di 6 zeri, per esempio.
Questo, proprio per farci un’ idea dell’importanza dei numeri. D’altra parte, gli uomini ne hanno presto provato il bisogno, e se ci prestiamo bene attenzione è da quando hanno cominciato ad allevare il bestiame. I numeri, dunque, sono stati inventati per distinguere quelli che avevano piu bestie, da quelli che ne avevano meno, cossiché le idee furono chiare dall’inizio.
Per indicare l’uno, l’uomo primitivo si è servito di un bastoncino o di un’intaglio scultato nella roccia. Da i romani, il grossolano disegno di un mano serviva ad indicare il cinque, la rapprentazione delle due mani, il dieci. Infatti la cifra cinque è una mano schematizzata, il dieci due cinque insieme, cioè due mani.
Gli Antichi Greci, che anche loro sono stati i fondatori delle matematiche in quanto scienza razionale, utilizzarono le lettere del loro alfabeto per designare ogni cifra, sanza neppure elaborare un sistema adeguato con la quantita finita di simboli. Prova e testimonia ne è il zero che non trovò mai la sua esprezzione in nessun’ dei simboli dell’alfabeto. Il zero fut introdotto soltanto piu tardi dagli Indiani e gli Arabi. Questi ultimi ne perfezionarono l’uso (da cio il nome delle cifre arabi) e lo trasmisero nell’Europa medievale.
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Modifié par chilla le 26-10-2012 01:32
Copie corrigée et envoyée
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de anek, postée le 22-10-2012 à 16:49:22 (S | E)
Bonjour à tous.
Merci Chilla. Ce texte est très intéressant et vous n'avez pas eu peur de nous donner un texte difficile. J'en ai mis du temps à faire cet essai de traduction.
L'importance des nombres.
Se un giorno uno dei fantastici personaggi delle fiabbe di Gianni Rodari dovesse uscire da una di quelle storie e derubare una ciffra, diciamo il 7, di sicuro la nostra vita sarebbe tutta cambiata: numerosi affari andrebbero in fumo e un guadagno di 7 milioni di euro si sarebbe scritto con 6 zeri.
Questo, solo per farci un'idea di quanto sono importanti i numeri.
Inoltre gli uomini ne hanno sentito il bisogno molto presto, e se facciamo attenzionz, è da quando hanno cominciato ad allevare il bestiame. I numeri, dunque, sono stati inventati per distinguere chi aveva più animali da chi ne aveva meno, allora le idee furono chiare fin dall'inizio.
Per indicare il numero 1, l'uomo primitivo ha usato un bastoncino o un'incisione scolpita nella rocca. Per i Romani, il
disegno di una mano serviva per indicare il V, la rappresentazione di due mani indicava il X. Infatti, il numero V è una mano schematizzata, e il numero X , due V messe insieme, cioè due mani.
Gli Antichi Greci, essendo anche loro i fondatori della matematica, scienza razionale, utilizzarono le lettere del loro alfabeto per scrivere ogni numero, senza elaborare un sistema adequato per rappresentare ogni numero con la sua finita quantità di simboli.
Prova e testimone è lo zero che non trovò mai la sua espressione in alcun simbolo dell'alfabeto.
Lo zero fu introdotto solo dopo dagli indiani e gli arabi.
Questi ultimi ne perfezionarono l'uso ( da cui viene il nome di "numeri arabi" ) e lo diffusero nell'Europa medievale.
Chilla.
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Modifié par chilla le 30-10-2012 08:02
Correction envoyée, avec retard
Chilla.
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de etival, postée le 22-10-2012 à 18:55:11 (S | E)
L'importanza dei numeri
Se un giorno uno dei fantastici personaggi delle fiabe di Gianni Rodari dovrebbe uscire da alcune de sue storie e sottrare una cifra ammetiamo il sette, sicuramente che la nostra vita sarebbe sconvolta:molti affari partirebbero in fumo e un guadagni di sette milione di euros si tradurebbero per l'incassamento di sei zero , per esempio.
Quello, giusto per che ci facciamo una idea di l'importanza dei numeri.
D'altra parte,gli uomini ne hanno spesso risentito il bisogno,e se si siamo attenti è comminciato da quando hanno allevate il bestiame.I numeri, dunque, hanno stato inventato per distinguere quelli che avevano piu delle bestie da quelli che avevano meno, se bene che le idee furono chiare dal inizio.
Per indicare il uno, l'uomo primitivo si è usato di un bastone o di una incisione scolpita nella pietra.Di tempo degli romani,il grossolano disegno di una mano serviva per indicare il cinque,le due mani ripresentano il dieci.Infatti, la cifra v è una mano schematizzata ,il x due v insieme,cioè le due mani.
I greci antichi,chi loro anche sono stati i fondatori della matematica in quanto scienze razionali, utilizarono le lettere del loro alfbeto per designare ogni numero,senza per quanto elaborare un sistemo adeguato per ripresentare ogni numero con la sua quantità finita di simboli.Prova e testimonia ne è lo zero che non ha mai trovato la sua espressione in alcuni dei simboli dell'alfabeto.
Lo zero fu introdoto solamento piu tardi dagli Indiani è i Arabi.Questi ultimi ne perfezionarono l'uso (da dove il nome di cifre arabi)e le diffusero nell'Europa medioevale.
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Modifié par chilla le 29-10-2012 01:17
Correction envoyée
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de gigliola, postée le 23-10-2012 à 17:25:22 (S | E)
Buongiorno a tutti!
Appassionante, il tuo soggetto, Chilla! > Grazie!
L'importanza dei numeri.
Se un bel giorno uno degli incantevoli personnaggi delle favolette di Gianni Rodari dovesse(ro) sgusciare da una delle sue storielle e derubare una cifra, il 7, diciamo, certo che la nostra vita ne sarebbe sconvolta : affari in gran numero si volatilizzebbero in fumo, e un guadagno di 7 milioni di euro,
occorerebbe trascriverlo con sei zeri, quindi l'incassamento diventerebbe soltanto ... un susseguirsi di sei numeri, cioè : un bel ... O ... un bel "nulla" ... (figuriamoci ! )
Questa fantasiosa affabulazione soltanto per (far si' che fossimo) renderci tutti consapevoli dell'importanza dei numeri.
Dall'altro canto, e da tempi immemorabili, (dagli albori della civiltà), gli uomini ne hanno sentito l'esigenza, e basta pensarci per intuire che il bisogno di computare risale proprio da quando l'uomo ha intrapreso l'allevamento del bestiame.
I numeri, dunque, sono stati inventati per distinguere chi possedeva più bestie del vicino,
tanto che questa scoperta evita ogni equivoco.
Per raffigurare l'Uno, la cifra 1, l'uomo primitivo ha usato un bastoncino ovvero una sola tacca, incisione scolpita nella roccia. Per i romani , il grossolano disegno di una mano simbolizzava la cifra cinque , "V" , e la rappresentazione di due mani , il numero dieci, "X" .
Infatti, la grafia "V" ha la forma di una mano schematizzata, e il "X" : due "V" insieme, due mani incrociate, insomma.
Gli Antichi Greci, anche loro fondatori della matematica in quanto scienza razionale, adoperarono le lettere del loro alfabeto per segnare ogni cifra, senza pertanto elaborare un sistema adeguato in grado di rappresentare ogni numero con una propria entità di simbolo.
Ne sia la prova e (il testimonio) la testimonianza lo zero, che non trovò mai il simbolo adeguato mediante le lettere dell'alfabeto.
Lo zero fu introdotto molto più tardi dagli indiani e dagli arabi. Quest'ultimi , ne perfezionarono l'uso, (lo chiamavano "zefiro" ) , e lo diffusero nell'Europa medioevale. (Da allora risale l'appelazione, per i numeri scritti : "numeri arabi" ).
Tra matematica e filosofia, non c'è di mezzo ... il mare!
Ti ringrazio, Chilla per il tempo che ti rubano le tue preziose correzioni ...
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Modifié par chilla le 29-10-2012 01:35
Correction envayée
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de mauro, postée le 24-10-2012 à 22:33:04 (S | E)
C'est mon premier essai , un peu dur , je ne l'ai pas fait en entier , il y a sans doute suffisament à corriger.
Merci pour la correction et les explications.
L'importanza dei numeri (1/3)
Se un giorno uno dei formidabili personaggi delle favole di Gianni Rodari
dovevano uscire di una delle sue storie e sottrare una cifra, per esempio il 7,
sicuro che la nostra vita sarebbe sconvolti:buon numero di affari andrebbe
in fumo e un lucro di 7 millioni di euro si esprimerebbe l'incassamento di 6 zeri, per esempio .
Questo , soltanto per che facciamo un idea del'importanza dei numeri.
D'altra parte, gli uomini ne hanno prestissimo resentiti il bisogno, e se ci prestiamo bene attenzione è dopo che hanno comminciato all' allevare il bestiame .
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Modifié par chilla le 30-10-2012 05:50
Correction envoyée.
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de chilla, postée le 30-10-2012 à 07:51:48 (S | E)
Salve! E grazie ! ! !
Beh, mi aspettavo peggio!
Ce l'avete messa proprio tutta! Bravi!
Ecco il testo in italiano.
L' importanza dei numeri.
Se un giorno qualcuno dei formidabili personaggi delle fiabe di Rodari dovesse uscire da una delle sue storie e rubare un numero, ad esempio il sette, certo la vita degli uomini ne uscirebbe sconvolta : molti grossi affari andrebbero in fumo, una vincita di 7 milioni di euro si ridurrebbe all'incasso di sei zeri, e così via.
Questo, tanto per darci un'idea dell'importanza dei numeri.
Peraltro, gli uomini ne hanno sentito subito la necessità, e se notiamo bene, da quando hanno cominciato ad allevare il bestiame. I numeri quindi sono stati inventati per distinguere i più ricchi dai più poveri, quelli con più bestie da quelli con meno, cosicché le idee furono chiare fin dall'inizio.
L'uomo primitivo per indicare l'uno si servì di un bastoncino o di una tacca scolpita nella roccia. Per i romani poi, il rozzo disegno di una mano serviva per indicare il cinque, la figura di due mani per indicare il dieci. Infatti il cinque romano « V » è una mano schematizzata, il dieci due V unite, cioè due mani.
Gli antichi greci, che pure sono stati i fondatori della matematica come scienza razionale, usarono le lettere del loro alfabeto per denotare i singoli numeri, ma non elaborarono mai un sistema adeguato per rappresentare ogni possibile numero con una quantità finita di simboli. Ne sia prova e dimostrazione lo zero, che non trovò mai espressione in nessun simbolo. Lo zero fu introdotto soltanto anni dopo dagli indiani e gli arabi. Appresa la scoperta, la perfezionarono (donde il nome di cifre arabiche) e la diffusero nell'Europa medievale.
A prestissimo ...
Réponse: [Italien]L'importance des nombres (1/2) de gigliola, postée le 30-10-2012 à 09:51:43 (S | E)
Buongiorno!
Chilla, Magistrale, ... in senso proprio!
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