Learn French 100% free Get 1 free lesson per week // Add a new lesson
Log in!

> Log in <
New account
Millions of accounts created on our sites.
JOIN our free club and learn French now!




Get a free French lesson every week!

  • Home
  • Contact
  • Print
  • Guestbook
  • Report a bug


  •  



    [Italien]Exercice de traduction

    Cours gratuits > Forum > Forum Italien || En bas

    [POSTER UNE NOUVELLE REPONSE] [Suivre ce sujet]


    [Italien]Exercice de traduction
    Message de gigliola posté le 11-02-2011 à 17:52:40 (S | E | F)

    Bonjour à tous !




    Un po' di musica ! Vi piacerebbe tradurre in italiano il mio testo ? la mia proposta il 7 marzo .
    Un peu de musique ! Vous serait-il agréable de traduire mon texte en italien ? ma proposition le 7 mars .


    Vous savez tous que les notes de musique ressemblent à de petits cercles ou minuscules ballons , vides ou pleins , sur lequel s'insère , ou pas , une hampe , sorte de petite baguette munie d'un ou plusieurs petits crochets utilisés pour marquer les durées plus ou moins brèves de la note ainsi "décorée" . Les notes s'étagent de bas en haut , du grave à l'aigu .

    Les notes de musique dansent sur une portée , un peu comme le font les hirondelles sur les fils électriques !
    Mais elles ont l'obligation de toujours se glisser , selon leur nom , sur les mêmes lignes ou dans les mêmes interlignes ! Par contre , pour notre plus grand bonheur , elles ont la liberté de se placer sur la portée , dans un ordre toujours renouvelé qui offre alors des mélodies d'une infinie diversité .

    Mais d'où vient donc le nom de ces petits symboles qui , à peine lus , font chanter
    les coeurs et jouer les instruments ?


    C'est Guy D'Arezzo , 975-1050 , moine bénédictin , qui aurait choisi d'utiliser les premières syllabes de l'hymne à Saint-Jean pour donner un nom aux six premières notes de la gamme .

    « Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes

    Poème écrit par Paul Diacre (730/799) - Hymne à St Jean Baptiste .
    Traduit en italien ainsi :

    « Affinché i tuoi servi possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni, cancella il peccato, o santo Giovanni, dalle loro labbra indegne » *

    La note : SI , vient des initiales du dernier vers : Sancte Johannes .

    Vers 1600 , la note UT fut changée en : DO , pour une prononciation plus aisée . Dominus : Seigneur .

    Seuls les pays latins adoptèrent ces noms de notes .
    Dans les pays anglo-saxons les notes sont représentées par les lettres de l'alphabet :

    LA -- SI -- DO -- RE -- MI -- FA-- SOL
    A - - B --- C - - D -- E --- F --- G

    E adesso , per giocare un'po' : mi riconoscete ? Chi sono ?

    FA FA SOL FA , / RE RE MI RE , / RE FA MI RE , / DO RE DO SI , / ( SI b , MI b ) .

    L' - - - - / - - - - - - - - !


    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de mondets, postée le 11-02-2011 à 22:39:19 (S | E)
    Buonasera a tutti, grazie Gigliola per questo nuovo argomento originale e musicale, non ho ancora trovato il guioco finale ma cerco... ; ecco la mia proposta:

    Bonsoir à tous, merci gigliola pour ce nouveau sujet original et musical, je n'ai pas encore trouvé le "jeu" final mais je cherche...; voici ma proposition :

    Sapete tutti che le note di musica somigliano a dei piccoli cerchi o minuscoli palloni, vuoti o pieni, sui quali si inserisce, o no, un'asta, tipo di bacchettina munita di uno o parecchi piccoli uncini utilizzati per segnare le durate più o meno brevi della nota così "decorata." Le note si ammassano dal basso verso l’alto, dal grave all'acuto.

    Le note di musica danzano su un pentagramma, un po’ come fanno le rondini sui fili elettrici! Ma hanno l'obbligo di porsi sempre, secondo il loro nome, sulle stesse linee o nelle stesse interlinee! Invece, per la nostra più grande felicità, hanno la libertà di mettersi sul pentagramma, in un ordine sempre rinnovato che offre allora delle melodie di un'infinita diversità.


    Ma da dove viene dunque il nome di questi simboletti che, appena letti, fanno cantare i cuori e suonare gli strumenti?


    È Guido D’Arezzo, 975-1050, monaco benedettino, che avrebbe scelto di utilizzare le prime sillabe dell'inno a San Giovanni per dare un nome alle prime sei note della gamma.

    « Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes »

    Poesia scritta da Paul Diacre (730-799) Inno a San Giovanni Battista.
    Tradotto in italiano così :
    “ Afin que tes serviteurs puissent chanter d’une voix forte les merveilles de tes actions, efface le péché, ô saint Jean, de leurs lèvres indignes”.

    La nota « si » viene dalle iniziali dell'ultimo verso: Sancte Johannes.

    Verso il 1600, la nota « ut » fu cambiata in « do » per una pronuncia più agevole.
    Dominus: Signore.

    Solo i paesi latini adottarono questi nomi di note. Nei paesi anglosassoni le note sono rappresentate dalle lettere dell'alfabeto :

    LA - SI - DO - RE - MI – FA - SOL
    A - B - C - D - E - F - G

    Et maintenant, pour jouer un peu : me reconnaissez-vous ? Qui suis-je ?

    FA FA SOL FA , / RE RE MI RE , / RE FA MI RE , / DO RE DO SI , / ( SI b , MI b ) .

    L' - - - - / - - - - - - - - !





    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de rita12, postée le 12-02-2011 à 00:02:52 (S | E)



    Sapiamo tutti che le note di musica assomigliano a dei piccoli cerchi o minuscoli palloni, vuoti o pieni, sui quali s'inseriscono o no, un gambo, una specie di piccole bacchette munite di uno o più piccole croma utilizzate per indicare la durata più o meno breve della nota così disegnata. Le note sono disposte dal basso all'alto dal grave all'acuto.


    Le note della musica danzano sul pentagramma come fanno le rondini sui fili elettrici!
    Ma si ha sempre l'obbligo di posarle secondo il loro nome sulle stesse linee o le stesse interlinee. Per fortuna si possono metterle liberamente sulla pentagramma in ordine sempre rinnovato offrendo allora delle melodie di infinite varietà.
    Ma da dove proviene il nome di questi simboli che appena letti, fanno cantare i cuori e giocare gli strumenti?

    È Guido d'Arezzo 975/1050 monaco benedettino che avrebbe scelto d'utilizzare le prime sillabe dell'inno a San Giovanni per dare un nome alle sei note della scala:

    « Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes

    Poema scritto da Paul Diacre (nel 730/799) Inno a San Giovanni Battisti.
    Tradotto in italiano qui sotto.

    “ Afin que tes serviteurs puissent chanter d'une voix libre les merveilles de tes actions, effacer le péché, o Saint Jean par leurs lèvres indignes”

    La nota SI viene dalle iniziali dell'ultimo verso: Sancte Johannes.
    Verso il 1600 la nota UT fu cambiata in : DO per una pronuncia più facile. Dominus: Signore.

    Solo i paesi latini adottarono questi nomi per le note.
    Nei paesi anglo-sassoni le note sono rappresentate dalle lettere dell'alfabeto:


    LA -- SI -- DO -- RE -- MI -- FA-- SOL
    A - - B --- C - - D -- E --- F --- G

    Et maintenant, pour jouer un peu: me reconnaissez vous? Qui suis-je?


    FA FA SOL FA , / RE RE MI RE , / RE FA MI RE , / DO RE DO SI , / ( SI b , MI b )

    je crois reconnaître des notes chantées par Monserrat Caballé et José Carrera..... mais je ne me souviens pas du titre.





    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de ng, postée le 12-02-2011 à 00:26:38 (S | E)
    Buonasera Gigliola !

    per questa "bella musica". Un testo un po' difficile per me (ho creduto di trovare una "trappola" dietro a quasi ognuna parola ) Ecco la mia proposta... Non ho riconosciuto l'aria

    Bonsoir Gigliola,
    Merci pour cette "belle musique". Un texte un peu difficile pour moi (j'ai crû trouver un "piège" derrière chaque mot !). Voici ma proposition... Je n'ai pas reconnu l'air


    Un po' di musica !
    Sapete tutti che le note di musica assomigliano ai piccoli cerchi o minuscoli palloni, vuoti o pieni, su quali si puo inserirsi, o no, un’asta, sorta di piccolina bacchetta munita di una o parecchie piccole codette utilizzate per marcare le durate più o meno brevi dalla nota così “adorna”. Le note sono ordinate in progressione, dall'alto in basso, dal grave all’acuto.
    Le note di musica ballano sul pentagramma, un po’ come i rondini fannolo sui fili elettrichi ! Ma non hanno sempre bisogna insinuarsi, secondo il loro nome, sulle stesse linee o nelle stesse interlinee ! Invece, per la nostra più gran fortuna, godono della più completa libertà di mettersi sul pentagramma, in un ordine sempre rinnovato che offre a quel tempo melodie di una diversità infinta.

    Ma da dove viene dunque il nome di questi piccoli simboli che, apena letti, fanno cantare i cuori e suonare gli strumenti ?

    Ѐ Guido d’Arezzo, 975-1050, monaco benedettino che avrebbe scelto di utilizzare le prime sillabe dal ino a San Giovani per dare un nome alle sei prime note della gamma.

    "Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes"

    Poesia scritta da Paul Diacre (730/799) - Inno a San Giovani il battista.
    Tradotto così in italiano (scritto così in francese)
    “Afin que tes serviteurs puissent chanter tes louanges d’une voie purifiée, ôte le péché, o Saint Jean, de leurs lèvres indignes"

    La nota SI viene delle iniziali dal’ultimo verso : Sancte Iohannes.

    Nel 1600 (verso), la nota UT fu cambiata in DO, per una pronuncia più facile. Domine = Dio

    Soltanto i paesi latini adottarono questi nomi di note.
    Nei paesi anglosassoni le note sono rappresentate con per le lettere dal alfabeto :

    LA -- SI -- DO -- RE -- MI -- FA-- SOL
    A - - B --- C - - D -- E --- F --- G

    Et maintenant, pour jouer un peu : vous me reconnaissez ? Qui suis-je ?

    FA FA SOL FA , / RE RE MI RE , / RE FA MI RE , / DO RE DO SI , / ( SI b , MI b ) .

    L' - - - - / - - - - - - - - !



    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de jod47, postée le 14-02-2011 à 17:55:45 (S | E)
    Buongiorno a tutti!

    Grazie gigliola !!Brava! Come sono belle ( e bene trovate )le parole per spiegare la musica!!
    Merci gigliola! Comme les paroles sont belles ( et bien trouvées ) pour expliquer la musique!!

    Ecco la mia proposta!

    Un po’ di musica…

    Lo sapete tutti che le note di musica somigliano a dei piccolissimi cerchi o piccolissimi pallonni, vuoti o pieni sui quali si insere , o no, un’asta, una specie di bacchettina dotata di uno o parecchi rampinetti utilizzati per segnalare le durate ,più o meno brevi, della nota così « ornata ». Le note si posizionano da sotto in su, del grave all’acuto.

    Le note di musica ballano su un rigo musicale un po’ come fanno le rondini sui fili elettrici. Ma hanno l’obbligo di sempre infilarsi secondo il loro nome, sulle stesse righe o negli stessi spazi. Invece per la nostra più grande felicità, hanno la libertà di postarsi sul rigo musicale in un ordine sempre rinnovato che presenta allora delle melodie di un’infinita diversità.

    Ma da dove viene il nome di questi piccoli simboli che appena letti fanno cantare i cuori e suonare gli strumenti?

    È Guy ( Guido ) D’Arezzo ,975-1050, monaco benedettino che avrebbe scelto di adoperare le prime sillabe del inno a San Giovanni per dare un nome alle sei prime note della scala.

    « Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes

    Poema scritto da Paul Diacre ( 730-799 ) :inno a San Giovanni Battista.

    " Afin que tes serviteurs puissent chanter avec des voix sans entrave les merveilles de tes œuvres, efface le péché de leurs lèvres indignes , ô Saint Jean ! "

    La nota « si » viene delle iniziali dell’ultimo verso : Sancte Johannes.
    Verso il 1600, la nota « ut » fu scambiata in « do » per una pronuncia più sciolta : Dominus= Seigneur.

    Soltanto i paesi latini adottarono questi nomi di note.
    Nei paesi anglosassoni le note sono raffigurate dalle lettere dell’alfabeto :

    LA - SI - DO - RE - MI – FA - SOL
    A - B - C - D - E - F – G.

    Et pour "l'énigme"...j'ai joué ces notes sur un piano...mais ( ) je ne sais pas quel est cet air...



    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de ng, postée le 14-02-2011 à 19:36:42 (S | E)
    Ciao a tutti,

    Anch'io...
    j'ai joué les notes sur un piano.... mais je ne connais pas non plus cet air !



    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de ruben48, postée le 16-02-2011 à 15:34:34 (S | E)

    Bonjour à tous. Merci Gigliola pour cet intéressant et didactique exercice.

    Voici ma traduction:

     

    Tutti voi sapete che le note di musica somigliano a piccoli circoli oppure minuscoli palloncini, vuoti o pieni,

    sopra cui è inserita un'asta cioè una specie di piccola bacchetta munita di uno o diversi gancini

    utilizzati per segnare le durate più o meno brevi della nota così decorata. Le note si scaglionano da sotto in su, dal grave all'acuto.

     

    Le note musicali ballano su un pentagramma, un po' come fanno le rondini sopra i cavi elettrici!

     

    Ma quelle hanno l'obbligo di scivolare sempre, secondo il loro nome, sulle stesse linee o nelle stesse interlinee!

     

    Invece, per il nostro più grande piacere hanno la libertà di sistemarsi sul pentagramma dentro un ordine sempre rinnovato

    che offre allora delle melodie di un'infinita diversità.

     

    Però da dove viene, dunque, il nome di questi piccoli simboli che, appena letti, fanno cantare i cuori e suonare gli strumenti?

    È il monaco Guido d'Arezzo (975 - 1050) chi avrebbe scelto di utilizzare le prime sillabe dell'inno a San Giovanni per dare un nome alle sei prime note della scala.

     

    Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes

     

    Poema scritto da Paul Diacre (730 - 799) - Inno a San Giovanni Battista.

    Tradotto al francese così:

     

    Pour que tes serves puissent chanter avec des voix libres les merveilles de tes actions élimine le péché, oh! saint Jean, de leurs lèvres indignes.

     

    La nota 'SI' proviene dalle iniziali dell'ultimo verso 'Sancte Iohannes'.

    Verso 1600 la nota 'UT' fu cambiata a 'DO' per una pronuncia più facile.

    Soltanto i paesi latini diedero questi nomi alle note. Nei paesi anglosassoni le note sono rappresentate dalle lettere del alfabeto.

     

    Quant au jeu que nous a proposé Gigliola, et continuant avec les hymnes, la solution est: L'INNO D'ITALIA.

    Je voudrais envoyer une image avec la portée mais je ne peux pas parce que je n'ai pas les points suffisants.

     

    Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli (o, più raramente, come Fratelli d'Italia, dal suo verso introduttivo),

    è l'inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005. (Wikipedia.org)

     

    Saludos cordiales y buenas tardes a todos,

    Rubén

     




    -------------------
    Modifié par ruben48 le 16-02-2011 15:36


    Modifié le grosseur des lettres. Elles étaient trop petites.
    Modifiado el tamaño de la letra. La anterior era muy pequeña.



    -------------------
    Modifié par ruben48 le 17-02-2011 15:12





    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de orsola45, postée le 16-02-2011 à 16:24:27 (S | E)
    Cùcù Gigliola ,grazie per questo testo molto interessante, ma non riesco a trovare la tua enigma,ho giocato le note con una tasteria virtuale( non sono a casa mia),un indizio sarebbe il benvenuto.Grazie e a presto.

    Coucou Gigliola, merci pour ce texte très intéressant, mais je ne réussis pas à trouver ton énigme, j'ai joué les notes avec un clavier virtuel( je ne suis pas chez moi), un indice serait le bienvenu.Merci et à bientôt.

    Sapete tutti che le note di musica somigliano a dei piccoli cerchi o minuscoli palloncini, vuoti o pieni, sui quali si insera o no, una hampe, una specie di piccola bacchetta munita di uno o diversi uncinetti piccoli, utilizzati per segnalare le durate più o meno breve della nota così « decorata ».
    Le note si dispongono da sotto in su, dal basso all’acuto.

    Le note di musica ballano su un rigo, un po’ come fanno le rondini sui fili elettrici !
    Ma hanno l’obbligo di sempre infilarsi, secondo il loro nome, sulle stesse linee o nelle stesse interlinee ! Per contro, per la nostra più grande fortuna, hanno la libertà di mettere sul rigo, in un ordine sempre reiterato che offre allora delle melodie d’una diversità infinita.

    Ma dove viene il nome di questi piccoli simboli che, appena letti, fanno cantare i cuori e giocare gli strumenti ?

    E Guido d’Arezzo, 950-1050, monaco benedettino, che avrebbe scelto di usare le prime sillabe dell’inno a San Giovanni per dare un nome alle sei prime note della scala.


    « Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes

    Poema scritto da Paul Diacre ( 730-799)
    Inno a San Giovanni Battisto
    Tradutto così in Italiano :

    Afin que tes serviteurs puissent chanter d’une voix pure les merveilles de tes actions, efface le péché oh Saint Jean, de leurs lèvres indignes.


    La note : SI , vient des initiales du dernier vers : Sancte Johannes .

    Vers 1600 , la note UT fut changée en : DO , pour une prononciation plus aisée . Dominus : Seigneur .

    Seuls les pays latins adoptèrent ces noms de notes .
    Dans les pays anglo-saxons les notes sont représentées par les lettres de l'alphabet :

    LA -- SI -- DO -- RE -- MI -- FA-- SOL
    A - - B --- C - - D -- E --- F --- G

    Et maintenant pour jouer un peu, me reconnaissez-vous ? Qui suis-je ?

    FA FA SOL FA , / RE RE MI RE , / RE FA MI RE , / DO RE DO SI , / ( SI b , MI b ) .

    L' - - - - / - - - - - - - - !



    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de marjna, postée le 20-02-2011 à 21:21:56 (S | E)

    Buonasera a tutti!
    Gigliola, la tua mente fertile è piena di risorse!!! Anche musicali!
    Ecco la mia proposta di traduzione:


    Bonsoir à tous !
    Gigliola, ton esprit fertile est plein de ressources...également musicales !
    Voici ma proposition de traduction:

    Voi sapete tutti che le note musicali assomigliano a dei piccoli circoli o minuscoli pallini, vuoti o pieni, sui quali s’ inserisce, o no, un'asta, una specie di piccolo bastoncino munito di uno o più piccole codine utilizzate per marcare la durata più o meno breve della nota così "addobata." Le note si ammassano dal basso verso l’alto, dal grave all'acuto.

    Le note musicali danzano su un rigo musicale, un po’ come fanno le rondinelle sui filli elettrici! Ma hanno l'obbligo di mettersi sempre, secondo il loro nome, sulle stesse linee o negli stessi spazi! Di contro, per la nostra più grande felicità, esse hanno la libertà di mettersi sul pentagramma, in un ordine sempre rinnovato che offre allora delle melodie di infinita diversità.

    Ma da dove viene dunque il nome di questi piccoli simboli che, appena letti, fanno cantare i cuori e suonare gli strumenti?


    È Guido Di Arezzo, 975-1050, monaco benedettino, che avrebbe scelto di utilizzare le prime sillabe dell'inno a San Giovanni per dare un nome alle sei prime note della gamma.

    « Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes »

    Poesia scritta da Paul Diacre (730-799) Inno a San Giovanni Battista.
    Tradotto in italiano così :

    “ Afin que les serviteurs puissent chanter avec des voix libres les merveilles de tes actions, efface le péché, ô saint Jean, de leurs lèvres indignes”.

    La nota « si » proviene dalle iniziali dell'ultimo verso: Sancte Johannes.


    Verso il 1600, la nota « ut » fu cambiata in « do » per una pronuncia più agevole.
    Dominus: Signore.

    Solo i paesi latini adottarono questi nomi per le note. Nei paesi anglosassoni le note sono rappresentate dalle lettere dell'alfabeto:

    LA - SI - DO - RE - MI -- FA- SOL
    A - B - C - D - E - F - G

    Et maintenant, pour jouer un peu : me reconnaissez-vous ? Qui suis-je ?

    FA FA SOL FA / RE RE MI RE / RE FA MI RE / DO RE DO SI / ( SI b, MI b ) .

    L' I - - - / D - /M - - - - - !



    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de gigliola, postée le 02-03-2011 à 14:57:06 (S | E)

    Bonjour à tous !

    Oui, il est encore possible de poster , mais dans quatre jours comme promis , je donne ma version !
    Si, è possibile di mandare ancora una versione, ma quattro giorni e, come l'ho promesso, la mia proposta!



    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de alcione, postée le 03-03-2011 à 12:59:58 (S | E)

    Buona giornata a tutti!

    gigliola , Vorrei leggerle sempre ! Mi sembra che non sono la sola !

    Le note di musica .

    Sapete tutti che le note di musica somigliano a dei piccoli cerchi o minuscoli palloni, vuoti o pieni, su cui si inserisce, o no, una "gambetta", specie di piccolo bastoncino munito di uno o più piccole uncini (le codine), utilizzate per indicare le durate più o meno breve della nota così "adornata". Le note si elevano dal basso verso l’alto, dal grave all'acuto.

    Le note danzano su un pentagramma, un po’ come fanno le rondini sui filli elettrici!
    Ma hanno l'obbligo di infilarsi sempre, secondo il loro nome, sulle stesse linee o nelle stesse interlinee! Pero, per la nostra più grande felicità, hanno la libertà di sistemarsi sul pentagramma, in un ordine sempre rinnovato che offre allora delle melodie di una diversità senza fine.

    Ma da dove viene dunque il nome di questi piccoli simboli che, appena letti, fanno cantare i cuori e suonare gli strumenti?

    È Guido Di Arezzo, 975-1050, monaco benedettino, che avrebbe scelto di utilizzare le prime sillabe dell'Inno a San Giovanni per dare nome alle sei prime note della gamma.

    « Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes »

    Poesia scritta da Paul Diacre - (730-799) Inno a San Giovanni Battista.

    Tradotto in italiano così :

    “ Afin que tes serviteurs puissent chanter avec des voix libres les merveilles de tes oeuvres, efface le péché, ô saint Jean, de leurs lèvres indignes”.

    La nota "si" viene dalle iniziali dell'ultimo verso: Sancte Johannes.

    Verso il 1600, la nota "ut" fu cambiata in Do . "Do", per una pronuncia più agevole. Dominus: Signore.

    Solo i paesi latini adottarono questi nomi per le note.

    Nei paesi anglosassoni le note sono rappresentate dalle lettere dell'alfabeto:

    LA -- SI -- DO -- RE -- MI -- FA-- SOL

    A - - B --- C - - D -- E --- F --- G

    Et maintenant pour jouer un peu, me reconnaissez-vous ? Qui suis-je ?

    FA FA SOL FA , / RE RE MI RE , / RE FA MI RE , / DO RE DO SI , / ( SI b , MI b ) .

    L' - - - - / - - - - - - - - ! . ( j'ai trouvé ... ! ) . ( MP )




    Réponse: [Italien]Exercice de traduction de gigliola, postée le 07-03-2011 à 16:24:17 (S | E)

    Buona serata a tutti!

    Con tutto il cuore un grande grazie per le vostre traduzioni, (alla lettera come la mia), imposte dalla precisione del soggetto!
    De tout coeur un grand merci pour vos traductions, ( littérales comme la mienne! , que la précision du sujet nous imposait !


    Lo sanno tanti quanti, che le note di musica somigliano a dei piccolissimi cerchi o minuscoli palloni, vuoti o pieni, su cui si innesta, o no, un'asticella, specie di bastoncino, dotato di uno o più piccole codette a forma di uncinetto, utilizzate per segnare le valori più o meno breve della nota così "addobata". Le note si elevano dal basso verso l’alto, dal grave all'acuto.

    Le note danzano su un pentagramma, un po’ come amano fare le allegre rondinelle sui fili elettrici! Ma hanno l'obbligo di insinuarsi sempre, secondo il loro nome, sulle stesse linee o nelle stesse interlinee! Pero, per la nostra più grande felicità, esse hanno la libertà di disporsi sul pentagramma, in un ordine sempre rinnovato che offre allora delle melodie di un'infinita diversità.

    Ma da dove viene dunque il nome di questi piccoli simboli che, appena letti, fanno cantare i cuori e suonare gli strumenti?


    È Guido Di Arezzo, 975-1050, monaco benedettino, che avrebbe scelto di utilizzare le prime sillabe dell'Inno a San Giovanni per dare un nome alle sei prime note della gamma *.

    « Ut queant laxis
    Resonare fibris
    Mira gestorum
    Famuli tuorum
    Solve polluti
    Labii reatum,
    Sancte Iohannes »

    Poesia scritta da Paul Diacre (730-799), Inno a San Giovanni Battista.

    Tradotto dal latino all'italiano così :

    « Affinché i tuoi servi possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni, cancella il peccato, o santo Giovanni, dalle loro labbra indegne »

    Afin que puissent résonner librement * les chants de tes serviteurs pour célébrer les merveilles de tes actions , efface le pêcher de leurs lèvres impures , ô Saint-Jean .


    La nota "si" proviene dalle iniziali dell'ultimo verso: Sancte Iohannes.


    Verso il 1600, la nota « ut » fu mutata in Do, per una pronuncia più agevole.
    Dominus: Signore.

    Solo i paesi latini adottarono questi nomi per le note. Nei paesi anglosassoni le note sono rappresentate dalle lettere dell'alfabeto:

    LA -- SI -- DO -- RE -- MI -- FA-- SOL
    A - - B --- C - - D -- E --- F --- G

    Et maintenant pour jouer un peu, me reconnaissez-vous ? Qui suis-je ?

    FA FA SOL FA , / RE RE MI RE , / RE FA MI RE , / DO RE DO SI , / ( SI b , MI b ) .

    L' Inno italiano !

    * Gamme , origine : 3ème lettre de l'alphabet grec , qui correspond à notre G . Alpha , Beta , Gamma

    * : J'ai beaucoup aimé le " sans entrave " de Jod !




    [POSTER UNE NOUVELLE REPONSE] [Suivre ce sujet]


    Cours gratuits > Forum > Forum Italien