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Message de zaza63 posté le 24-11-2009 à 22:23:23 (S | E | F)
Ciao tutti ! vi propongo una leggenda del paese dove sono nata... marjna ; je vous propose une légende du pays où je suis née (petit clin d'oeil à marjna) ; c'est un texte que j'ai trouvé sur Internet et dont l'auteur est Laetitia Paris ; è un testo che ho trovato in Internet, scritto da Laetitia Paris. A votre imagination et vos dictionnaires ! Je vous donnerai ma traduction la semaine prochaine. Alla vostra immaginazione e ai vostri dizionari ! Vi darò la mia traduzione la settimana prossima
La Légende de l’Auvergne
Autrefois, l’Auvergne était une terre plate et aride. Pas un seul pré, pas un seul arbre… des pierres à perte de vue ! Et elle ne portait pas encore le nom qu’on lui connaît aujourd’hui.
Lors d’une promenade, la Fée des Eaux fut navrée de voir toute cette désolation. Elle vit combien les hommes étaient tristes sur cette terre. Elle entreprit de les aider et commença à faire pousser des mousses, des lichens, des fleurs, des arbres… la gaieté revenait dans le coeur des hommes !
MAIS… le Maître des lieux n’était autre que Maître Roupoutou, le Diable ! Agacé par tout ce remue ménage et par les visages radieux des hommes, il entra dans une colère noire !!! Il se mit à marteler le sol de coups de talons forts et puissants ! Si forts que la terre d’Auvergne commença à trembler, à se fissurer… pour laisser sortir la colère de Maître Roupoutou sous la forme de flammes, de pierres, de vapeurs et de laves incandescentes.
Tout fut détruit par cette colère… Maître Roupoutou, fier de cette victoire, avait repris le pouvoir sur l’Auvergne, et croyant que la Fée des Eaux avait succombé à sa colère pour le moins fumante, et bien il s’en alla le cœur léger à la conquête d’autres terres.
Pendant des siècles, l’Auvergne ne fut qu’un tas de pierres et de cendres. Mais un jour, la Fée des Eaux fit sa ré-apparition. Sachant que Maître Roupoutou avait d’autres objectifs en tête… elle étendit ses mains au-dessus de l’Auvergne et partout jaillirent des sources pures, des rivières et des lacs d’eau claire !!! Observant le résultat de son oeuvre, la Fée des eaux remarqua une petite tâche verte au milieu des pierres.
C’était un arbre ! Un Vergne !
Et elle s’exclama : “Ho ! Vergne !!”
C’est ainsi que, des mains et de la bouche de la Fée des Eaux, naquit notre belle terre d’Auvergne ! Une terre où il fait bon vivre et où personne n’a oublié la colère de Maître Roupoutou !!
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de blanche47, postée le 25-11-2009 à 22:26:59 (S | E)
La leggenda dell'Alvernia
Un tempo, l'Alvernia era una terra piatta e arida. Non c'era un solo prato, un solo albero...solo pietre a perdita d'occhio! E non portava ancora il nome con cui è conosciuta oggi.
Durante una passeggiata, la Fata delle Acque fu angosciata nel vedere tutta quella desolazione. Vide come gli uomini fossero tristi su quella terra.Decise di aiutarli ed incominciò a far crescere muschi, licheni, fiori ed alberi...l'allegria ritornò nel cuore degli uomini!
MA...il Padrone dei luoghi era il Signor Roupoutou, il Diavolo! Infastidito da tutto quel cambiamento e dai visi radiosi degli uomini, si adirò a morte!!! Si mise a martellare la terra con i suoi tacchi forti e potenti!Così forti che la terra d'Alvernia incominciò a tremare ed a fendersi...per far uscire la collera del Signor Roupoutou sotto forma di fiamme, pietre, vapore e lava incandescente.
Tutto fu distrutto da quella collera... il signor Roupoutou, fiero di quella vittoria aveva ripreso potere sull'Alvernia e,credendo che la Fata delle Acque si fosse arresa alla sua collera pazzesca, se ne andò a cuor leggero alla conquista di altre terre.
Per secoli l'Alvernia non fu altro che un ammasso di pietre e cenere.Ma un giorno la Fata delle Acque riapparve. Sapendo che il signor Roupoutou aveva altri obiettivi in testa...stese le mani sull'Alvernia e dovunque sgorgarono sorgenti pure, fiumi e laghi con acque limpide!!! Osservando il risultato della sua opera, la Fata delle Acque notò una piccola macchia verde in mezzo alle pietre.
Era un albero! Un Ontano!
Ed esclamò: Oh! Ontano!!
Fu così che dalle mani e dalla bocca della Fata delle Acque ebbe origine la nostra bella terra d'Alvernia! Una terra dove è bello vivere e dove nessuno ha dimenticato la collera del signor Roupoutou!!
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de jod47, postée le 25-11-2009 à 23:14:39 (S | E)
Bonsoir à tous!
Merci zaza de nous proposer cette légende sur l'Auvergne!! voici ma traduction, pardon par avance pour les fautes qui ne manqueront pas..!! mais j'ai pris plaisir à la faire!!
Leggenda dell'Alvernia.
Una volta, l'Alvernia era una terra piana ed arida, non un solo prato, non un solo albero...delle pietre a perdita d'occhio! E ancora non portava il nome che porta oggi.
Durante una passeggiata, la Fata delle Acque fu dispiaciuta vedendo
Però, il Maestro dei luoghi non era altro che Maestro Roupoutou, il Diavolo! Irritato da tutto questo scompiglio anche dai visi raggianti degli uomini, si prese un'arrabbiatura..!!!si mise a martellare il suolo con tallonate forti ed energiche! Tanto forti che la terra d'Alvernia iniziò
Tutto fu distrutto da quest'ira. Maestro Roupoutou, fiero di questa vittoria aveva preso il potere sull'Alvernia e, credendo che la Fata delle Acque
Durante dei secoli, l'Alvernia fu solo un mucchio di pietre e di cenere. Ma un giorno, la Fata delle Acque riapparve ( riapparse ) sapendo che Maestro Roupoutou aveva in mente altri obiettivi!...
Era un albero! Un ontano!
Ed
È così che dalle mani e dalla bocca della Fata , nacque la nostra bella terra di Alvernia! Una terra dove è bello di vivere e dove nessuno ha dimenticato la rabbia di Maestro Roupoutou!!
Merci mondets et marjna pour vos corrections!!
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Modifié par jod47 le 09-12-2009 07:43
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de mondets, postée le 25-11-2009 à 23:27:40 (S | E)
Buonasera a tutti,
grazie mille zaza per questa nuova leggenda; questo nome del diavolo è conosciuto dal Massiccio Centrale ai Pirenei ma sotto la forma “Rapaton” che si pronuncia [rrapa'tu] in occitano.
Bonsoir à tous,
merci beaucoup zaza pour cette nouvelle légende; ce nom du diable est connu du Massif Central aux Pyrénées mais sous la forme “Rapaton” qui se prononce [rrapa'tu] en occitan.
La Leggenda dell' Alvernia
Molto tempo fa, l’Alvernia era una terra piatta e arida. Non c’era né un prato, né un albero… delle pietre a perdita d’occhio ! E non portava ancora il nome che si conosce oggi.
Mentre andava in giro, la Fata delle Acque rimase afflitta nel vedere tutto questo deserto. Vide quanto gli uomini erano tristi su questa terra. Si accinse ad aiutarli e cominciò a fare nascere dei muschi, dei licheni, dei fiori, degli alberi… l’allegria tornava nel cuore degli uomini!
MA… il Padrone delle terre non era altro che Messer Rapaton, il Diavolo! Seccato da tutto questo scompiglio e dai visi radiosi degli uomini, entrò in una collera nera! Si mise a martellare il suolo con calcagnate forti e potenti! Così forti che la terra d’Alvernia cominciò a tremare, a fendersi… per lasciare uscire la collera di Messer Rapaton sotto forma di fiamme, di pietre, di vapori e di lave incandescenti.
Tutto fu distrutto da questa collera… Messer Rapaton, fiero di questa vittoria, aveva riprese il potere sull’ Alvernia, e credendo che la Fata delle Acque soccombesse a causa dalla sua collera tanto sbuffante, allora se ne andò a cuor leggero alla conquista di altre terre.
Per secoli, l’Alvernia non fu nient’ altro che un amasso di pietre e di ceneri. Ma un giorno, la Fata delle Acque fece la sua ri-apparizione. Sapendo che Messer Rapaton aveva altri obbiettivi in mente… stese le sue mani sopra l’Alvernia e dappertutto sgorgarono delle fonti pure, dei fiumi e dei laghi di acqua chiara! Osservando il risultato della sua opera, la Fata delle Acque notò una piccola macchia verde tra le pietre.
Era un albero ! Un ontano!
E s’esclamò : (“oh ! Ontano!”) 'È lontano! / è l'ontano' [C'est loin !/ c'est le vergne !]
È cosi che, dalle mani e dalla bocca della Fata delle Acque, nacque la nostra bella terra di Alvernia! Una terra nella quale vivere è gradevole e nella quale nessuno ha dimenticato la collera di Messer Rapaton!
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de rita12, postée le 25-11-2009 à 23:48:31 (S | E)
Ciao, bella leggenda zaza. Grazie.
La leggenda dell'Alvernia,
Una volta, L'Alvernia era una terra piatta e arida. Senza prati, senza alberi... delle pietre a perduta vista. Non aveva ancora il nome che gli conosciamo oggi.
Durante una passeggiata, la Fata delle acque fu spiacente di vedere questa desolazione. Vide quanto gli uomini erano tristi su quella terra. Intraprese di aiutarli e cominciò a far crescere muschi, licheni, fiori e alberi... la gioia ritornava nel cuore degli uomini!
Ma...il padrone dei luoghi era altro che Mastro Routoupou, il Diavolo! Arrabbiato da tanto trambusto e dalle facce radiose degli uomini entrò in una rabbia nera...Si mise a martellare la terra a colpi di tacchi forti e potenti! talmente forti che la terra D'Alvernia cominciò a tremare e a fessurarsi...per lasciare uscire la rabbia di Mastro Routoupou sous forma di fiamme, pietre, vapore e lava incandescente. Tutto fu distrutto da quella rabbia. Mastro Routoupou, fiero di questa vittoria aveva conquistato di nuovo il potere su l'alvernia e credendo che la Fata delle acque era soccombuta alla rabbia per lo meno fumante, e bene se ne andò il cuore leggero alla conquista di altre terre.
Durante dei secoli, l'alvernia fu un cumulo di pietre e di cenere. Ma un giorno la Fata delle acque riapparve. Sapendo che Mastro Roupoutou aveva altri obiettivi in testa... Stendette sue mani al di sopra al'Alvernia e dappertutto sgorgarono sorge pure, fiumi e laghi d'acqua chiara !!! Osservando il risultato di sua opera la Fata delle acque vide una macchietta verde in mezzo alle pietre.
Era un albero! Un Vergne:
E si esclamò: Al Vergne!
È cosi che dalle mani e dalla bocca della Fata delle acque, nacque la nostra bella terre d'Alvernia! Una terre dove si sta bene e nessuno ha dimenticato la rabbia di Mastro Ratoupou!!
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de zaza63, postée le 26-11-2009 à 06:48:34 (S | E)
Ciao tutti, mi alzo prestro questa mattina per discoprire che tutti i quattro, blanche, mondets,rita, jod, abbiate molto lavorato sulla traduzione che ho proposta, mi fa tanto piacere che vi abbia interessati. A presto, buona giornata, sto per lavorare...
Ciao à tous, je me lève tôt ce matin pour découvrir que tous les 4, blanche, mondets, rita, jod, vous avez bien travaillé sur la traduction que j'ai proposée, ça me fait tellement plaisir qu'elle vous ait intéressés.A bientôt, bonne journée, je vais travailler...
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de orsola45, postée le 28-11-2009 à 22:49:25 (S | E)
Zaza,voici ma traduction
Grazie Zaza, ecco la mia traduzione
Una volta, l’Alvernia era una terra piatta e arida. Nemmeno un prato, nemmeno un albero…..delle pietre a perdita d’occhio !E non portava ancora il nome che si conosce oggi.
Al momento della passeggiata, la fata delle acque fu addolorata di vedere tutta questa desolazione. Vide quanto gli uomini erano tristi su questa terra. Intraprese di aiutarli e comminciò a fare crescere dei muschii, dei licheni, dei fiori, dei alberi…..l’allegria ritornava nel cuore degli uomini !
Ma…..il padrone dei luoghi non era altro che Maestro Roupoutou ? Il diavolo ! Irritato per tutto questo trambusto e per i vivi radiosi degli uomini, entrò in una rabbia nera !!! Si mise a martellare il suolo con colpi di talloni forti e possenti ! Se forti che la terra d’Alvernia comminciò a tremare, a fessurarsi…. lasciando uscire la rabbia del Maestro Roupoutou sotto la forma di fiamme, di pietre, e di lave incandescente.
Tutto fu distrutto con questa rabbia…..Maestro Roupoutou, fiero di questa vittoria, aveva ripreso il potere sull’Alvernia, e credendo che la fata delle acque aveva succombato alla sua rabbia per il meno fumante, e dunque se ne andò il cuore leggero alla conquista d’altre terre.
Per ogni secoli, l’Alvernia non fu che un cumulo di pietre e di cenere . Ma un giorno, la fata delle acque fece la sua riapparizione. Sapendo che Maestro Roupoutou aveva altri oggettivi in mente.......Stese le sue mani sopra l’Alvernia e dapertutto scaturivarono dei sorgenti puri, dei fiumi e dei laghi d’acqua chiara !!!
Osservando il resultato della sua opera, la fata delle acque notò una piccola macchia verde nel mezzo delle pietre.
Era un albero ! Un ontano !
E s’esclamò : O ! ontano!!
E cosi che,dalle mani e dalla bocca delle fata delle acque, nacque la nostra bella terra d’Alvernia!Una terra da dove si viva bene e da dove nessuno ha dimenticato la rabbia del Maestro Roupoutou !!
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de zaza63, postée le 29-11-2009 à 10:42:47 (S | E)
Ancora grazie a tutti di avere fatto questa traduzione, di avere datto un po del vostro tempo ! Spero che questo testo vi avesse fatto voglia di conoscere l'Alvernia che in Italia si sarebbe chiamata qualcosa come "Ohontano", vero ? Ma non sembra proprio una parola italiana... Questa settimana vi darò la mia traduzione. Aspettando, vi auguro una bella domenica.
Encore merci à tous d'avoir fait cette traduction, d'avoir donné un peu de votre temps ! J'espère que ce texte vous aura donné envie de connaître l'Auvergne qui en Italie se serait appelée quelque chose comme "Ohontano", n'est-ce-pas ? Mais cela ne fait pas très italien... Cette semaine je vous donnerai ma traduction. En attendant, je vous souhaite un bon dimanche.
zaza
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Modifié par zaza63 le 29-11-2009 10:43
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de mondets, postée le 01-12-2009 à 22:11:20 (S | E)
Buonasera Orsola, con l'aiuto di Marjna, Le propongo questa correzione della Sua versione. Lei ha fatto un buon lavoro e i Suoi progressi si vedono!
Bonsoir Orsola, avec l’aide de Marjna, je vous propose cette correction de votre version. Vous avez fait un bon travail et vos progrès sont visibles !
La leggenda dell'Alvernia.
Una volta, l’Alvernia era una terra piatta e arida. Nemmeno un prato, nemmeno un albero...delle pietre a perdita d’occhio!E non portava ancora il nome che si conosce oggi.
(Al momento della) passeggiata, la fata delle acque fu addolorata (di) [in + il] vedere tutta questa desolazione. Vide quanto gli uomini erano tristi su questa terra. (Intraprese) [autre verbe] di aiutarli e (comminciò) [orthographe]a fare crescere dei (muschii) [orthographe], dei licheni, dei fiori, (dei) [di + gli] alberi…..l’allegria ritornava nel cuore degli uomini !
Ma...il padrone dei luoghi non era altro che Maestro Roupoutou(?) [coquille] Il diavolo! Irritato per tutto questo trambusto e per i (vivi) [orthographe] radiosi degli uomini, entrò in una rabbia nera! Si mise a martellare il suolo con colpi di talloni forti e possenti! (Se) [forme erronée] forti che la terra d’Alvernia (comminciò) [orthographe] a tremare, a fessurarsi... lasciando uscire la rabbia del Maestro Roupoutou sotto la forma di fiamme, di pietre, e di lave (incandescente) [accord].
Tutto fu distrutto con questa rabbia... Maestro Roupoutou, fiero di questa vittoria, aveva ripreso il potere sull’Alvernia, e credendo che la fata delle acque aveva (succombato) [p.p. inexistant] alla sua rabbia per (il) LO meno fumante, e dunque se ne andò (il) [préposition] cuore leggero alla conquista d’altre terre.
Per (ogni) secoli, l’Alvernia non fu che un cumulo di pietre e di cenere. Ma un giorno, la fata delle acque fece la sua riapparizione. Sapendo che Maestro Roupoutou aveva altri oggettivi in mente.......Stese le sue mani sopra l’Alvernia e (dapertutto) [orthographe] (scaturivarono) [forme erronée] (dei) [genre] sorgenti (puri) [genre], dei fiumi e dei laghi d’acqua chiara!
Osservando il (resultato) [orthographe] della sua opera, la fata delle acque notò una piccola macchia verde nel mezzo delle pietre.
Era un albero! Un ontano!
(E s’)esclamò : (O!) [orthographe] ontano!
E (cosi) [orthographe] che, dalle mani e dalla bocca (delle) [genre] fata delle acque, nacque la nostra bella terra d’Alvernia! Una terra (da) dove si (viva) [orthographe] bene e (da) dove nessuno ha dimenticato la rabbia del Maestro Roupoutou!
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de mondets, postée le 01-12-2009 à 22:29:01 (S | E)
Buonasera Rita, con l'aiuto di Marjna, ti propongo questa correzione della tua versione.
Bonsoir Rita, avec l'aide de Marjna, je te propose cette correction de ta version.
La leggenda dell'Alvernia,
Una volta, L'Alvernia era una terra piatta e arida. Senza prati, senza alberi... delle pietre a (perduta vista) PERDITA D’OCCHIO. Non aveva ancora il nome (che gli) conosciamo oggi.
Durante una passeggiata, la Fata delle acque fu spiacente di vedere questa desolazione. Vide quanto gli uomini erano tristi su quella terra. (Intraprese) [change de verbe] di aiutarli e cominciò a far crescere muschi, licheni, fiori e alberi... la gioia ritornava nel cuore degli uomini!
Ma...il padrone dei luoghi X era altro che Mastro (Routoupou) [anagramme?j , il Diavolo! (Arrabbiato) [change de verbe] da tanto trambusto e dalle facce radiose degli uomini entrò in una rabbia nera...Si mise a martellare la terra a colpi di tacchi forti e potenti! talmente forti che la terra D'Alvernia cominciò a tremare e a fessurarsi per lasciare uscire la rabbia di Mastro (Routoupou sous) forma di fiamme, pietre, vapore e lava incandescente.
Tutto fu distrutto da quella rabbia. Mastro (Routoupou), fiero di questa vittoria aveva conquistato di nuovo il potere su l'alvernia e credendo che la Fata delle acque (era) [mode] (soccombuta) [p.p. inexistant] alla rabbia per lo meno fumante, e bene se ne andò (il) cuore leggero alla conquista di altre terre.
Durante (dei) secoli, l'alvernia fu un cumulo di pietre e di cenere. Ma un giorno la Fata delle acque riapparve. Sapendo che Mastro Roupoutou aveva altri obiettivi in testa... (Stendette) [forme erronée] X sue mani al di sopra (al') Alvernia e dappertutto sgorgarono (sorge) pure, fiumi e laghi d'acqua chiara! Osservando il risultato (di) sua opera la Fata delle acque vide una macchietta verde in mezzo alle pietre.
Era un albero! Un Vergne:
(E si) esclamò: Al Vergne!
È cosi che dalle mani e dalla bocca della Fata delle acque, nacque la nostra bella (terre) d'Alvernia! Una (terre) dove si sta bene e nessuno ha dimenticato la rabbia di Mastro (Ratoupou)!
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de zaza63, postée le 01-12-2009 à 22:34:27 (S | E)
Roupoutou et la Fée des Eaux vous remercient de votre participation, Adissiatz Mondets, salut à toi Orsola, Ciao Marjna, a presto...
Roupoutou e la Fata delle Acque vi ringraziano della vostra partecipazione
Salut à Mondets, Orsola et Marjna, à bientôt...
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de zaza63, postée le 03-12-2009 à 17:50:41 (S | E)
Ciao tutti ! Ecco... La mia leggenda dell'Alvernia
Bonsoir à tous ! Voici... Ma légende de l'Auvergne.
C’era una volta una terra piatta e arida, oggi chiamata l’Alvernia. Non un solo campo, non un solo albero ... pietre a perdita d'occhio ! E non portava già il suo famoso nome.
La Fata delle Acque, passeggiando, fu addolorata da tutta questa desolazione. Vide quanto tristi gli uomini erano su questa terra. Decise di aiutarli ed iniziò a fare spingere schiume, licheni, fiori, alberi… la gioia ritornava nel cuore degli uomini!
MA… il padrone dei luoghi non era altro che Maestro Roupoutou, il diavolo! Infastidetto da tutta questa confusione e dai visi radiosi degli uomini, entrò in una rabbia nera!!! Si mise a martellare il suolo di colpi di talloni forti e potenti! Tanto forti che la terra dell'Alvernia iniziasse a tremare, a fendersi… per fare uscire la rabbia del Maestro Roupoutou sotto forma di fiamme, di pietre, di vapori e di lave incandescenti.
Tutto fu distrutto da questa rabbia… Il Maestro Roupoutou, fiero di questa vittoria, aveva ripreso il potere sull'Alvernia, e credendo che la Fata delle Acque avesse soccombuto alla sua rabbia per lo meno fumante, allora se ne andò il cuore leggero alla conquista di altre terre.
Durante secoli, l'Alvernia fu soltanto un ammasso di pietre e di ceneri. Ma un giorno, la Fata delle Acque fece la sua riapparizione. Sapendo che il Maestro Roupoutou aveva altri oggettivi in testa… estese le sue mani sopra l'Alvernia ed ovunque sgorgarono delle fonti pure, dei fiumi e dei laghi di acqua chiara!!! Osservando il risultato della sua opera, la Fata delle Acque notò una piccola macchia verde in mezzo alle pietre.
Era un albero! Un ontano!
Ed esclamò : “Ho! Ontano!!”
Cosí, dalle mani e dalla bocca della Fata delle Acque, nacque la nostra bella terra d'Arvernia ! Una terra dove si vive bene e dove nessuno non ha dimenticato la rabbia del Maestro Roupoutou!!
Chers amis, j'attends bien sûr vos remarques et corrections !
Cari amici, aspetto certo i vostri commenti e correzioni !
zaza
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de marjna, postée le 03-12-2009 à 21:57:31 (S | E)
Buonasera a tutti!
Zaza, eccomi qua! I tuoi amici sono qui per correggerti. Secondo me hai fatto un buon lavoro e ti segnalo i pochi errori.
Bonsoir à tous !
Zaza, c'est moi ! Tes amis sont là pour te corriger. Selon moi, tu as fait un bon travail et je te signale les rares erreurs.
C’era una volta una terra piatta e arida, oggi chiamata l’Alvernia. Non un solo campo, non un solo albero ... pietre a perdita d'occhio ! E non portava già il suo famoso nome.
La Fata delle Acque, passeggiando, fu addolorata da tutta questa desolazione. Vide quanto tristi gli uomini erano su questa terra. Decise di aiutarli ed iniziò a fare (spingere)CRESCERE/ NASCERE (schiume) MUSCHI, licheni, fiori, alberi… la gioia ritornava nel cuore degli uomini!
MA… il padrone dei luoghi non era altro che Maestro Roupoutou, il diavolo!(Infastidetto)INFASTIDITO da tutta questa confusione e dai visi radiosi degli uomini, entrò in una rabbia nera!!! Si mise a martellare il suolo (di) A/CON colpi di talloni forti e potenti! Tanto forti che la terra dell'Alvernia (iniziasse) INIZIÒ a tremare, a fendersi… per fare uscire la rabbia del Maestro Roupoutou sotto forma di fiamme, di pietre, di vapori e di lave incandescenti.
Tutto fu distrutto da questa rabbia… Il Maestro Roupoutou, fiero di questa vittoria, aveva ripreso il potere sull'Alvernia, e credendo che la Fata delle Acque (avesse) (soccombuto) [ce verbe n’a pas de part. passé ] alla sua rabbia per lo meno fumante, allora se ne andò (il) A cuore leggero alla conquista di altre terre.
Durante I secoli, l'Alvernia fu soltanto un ammasso di pietre e di ceneri. Ma un giorno, la Fata delle Acque fece la sua riapparizione. Sapendo che il Maestro Roupoutou aveva altri (oggettivi) OBIETTIVI in testa… (estese) E STESE le sue mani sopra l'Alvernia ed ovunque sgorgarono delle fonti pure, dei fiumi e dei laghi di acqua chiara!!! Osservando il risultato della sua opera, la Fata delle Acque notò una piccola macchia verde in mezzo alle pietre.
Era un albero! Un ontano!
Ed esclamò : “(Ho) OH! Ontano!!”
Cosí, dalle mani e dalla bocca della Fata delle Acque, nacque la nostra bella terra d'Arvernia ! Una terra dove si vive bene e dove nessuno (non) ha dimenticato la rabbia del Maestro Roupoutou
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de blanche47, postée le 03-12-2009 à 22:03:18 (S | E)
" avesse soccombuto" è proprio sbagliato perchè "soccombuto non esiste"
Bisogna usare il congiuntivo imperfetto oppure cambiare verbo
" credendo che la Fata delle acque soccombesse"
" avesse soccombuto" est tout à fait faux car "soccombuto" n'existe pas.
Il faut employer le subjonctif présent ou bien changer de verbe
Réponse: [Italien]La leggenda dell'Alvernia de orsola45, postée le 04-12-2009 à 11:34:53 (S | E)
Marjna Mondets
La leggenda dell'Alvernia.
Una volta, l’Alvernia era una terra piatta e arida. Nemmeno un prato, nemmeno un albero...delle pietre a perdita d’occhio!E non portava ancora il nome che si conosce oggi.
Durante la passeggiata, la fata delle acque fu addolorata del vedere tutta questa desolazione. Vide quanto gli uomini erano tristi su questa terra.Decise di aiutarli e cominciò a fare crescere dei muschi, dei licheni, dei fiori, degli alberi…..l’allegria ritornava nel cuore degli uomini !
Ma...il padrone dei luoghi non era altro che Maestro Roupoutou [coquille] Il diavolo! Irritato per tutto questo trambusto e per i visi radiosi degli uomini, entrò in una rabbia nera! Si mise a martellare il suolo con colpi di talloni forti e possenti! Così forti che la terra d’Alvernia cominciò a tremare, a fessurarsi... lasciando uscire la rabbia del Maestro Roupoutou sotto la forma di fiamme, di pietre,di vapori e di lave incandescenti.
Tutto fu distrutto con questa rabbia... Maestro Roupoutou, fiero di questa vittoria, aveva ripreso il potere sull’Alvernia, e credendo che la fata delle acque aveva soccombùto alla sua rabbia per lo meno fumante, e dunque se ne andò via il cuore leggero alla conquista d’altre terre.
Per secoli, l’Alvernia non fu che un cumulo di pietre e di cenere. Ma un giorno, la fata delle acque fece la sua riapparizione. Sapendo che Maestro Roupoutou aveva altri obiettivi in mente.......Stese le sue mani sopra l’Alvernia e dappertutto scaturirono delle sorgenti pure, dei fiumi e dei laghi d’acqua chiara!
Osservando il risultato della sua opera, la fata delle acque notò una piccola macchia verde nel mezzo delle pietre.
Era un albero! Un ontano!
Ed esclamò : Oh ! ontano!
E così che, dalle mani e dalla bocca della fata delle acque, nacque la nostra bella terra d’Alvernia! Una terra dove si vive bene e dove nessuno ha dimenticato la rabbia del Maestro Roupoutou!
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